L’Italia non è stata mai realmente unita. Ancora oggi rimane un paese fondato sull’ipocrisia e sulla menzogna, una pratica in uso dall’unità del 1861.
A sancire la incontrovertibile verità spunta sul Sole 24 ore l’11 gennaio 2015 un articolo di Stefano Brusadelli dal titolo eloquente. “Quel Nord predatorio sul Sud”.
Già all’indomani dell’unificazione con il primo censimento del Regno d’Italia, si registrò nell’ex territorio borbonico un numero complessivo di occupati dell’industria pari a un milione e 189mila. Sommando gli operai di Lombardia, Piemonte e Liguria, non si arrivava che a 810mila. Nell’ex reame delle Due Sicilie, a Pietrarsa, in Campania, e a Mongiana, in Calabria, erano localizzati i due più importanti stabilimenti siderurgici della Penisola. Il solo opificio di Pietrarsa, all’avanguardia europea nelle costruzioni ferroviarie, contava il doppio di addetti rispetto agli stabilimenti genovesi dell’Ansaldo. Ma già nel giro di un decennio la situazione si sarebbe più che ribaltata. E tutta l’industria del Mezzogiorno avrebbe conosciuto dapprima un forte ridimensionamento e poi la totale liquidazione.” (1).
Fin da quegli anni dura la depredazione del Mezzogiorno da parte dei politici e dalle classi dirigenti nord-centriche che violano in modo sistematico e mirato la Costituzione:
Dal 1860 il sud venne annesso con la forza militare a colonia interna e dopo 163 anni rimane tale più che mai. La Repubblica non ha mai rimosso gli ostacoli che l’unificazione sabauda creò con la colonia interna.
Oggi la lega insiste sul suo disegno politico di spaccatura che di fatto già c’è fra le due Italie. Infatti, nel tempo i governi in materia di finanziamenti, dei servizi primari e dello sviluppo economico hanno agito sempre a senso unico a favore del nord sbilanciando i finanziamenti a sfavore delle aree del Mezzogiorno che è rimasto a: “galleggiare al di sotto della linea del sottosviluppo”.
Il bilancio è sempre stato a danno dell’emisfero meridionale con un Sud che non riesce ad esprimere classi dirigenti in grado di contrastare questo senso unico per uno sviluppo vero del sud.
Siamo pieni di libri storici pieni di falsità scritti per essere studiati nelle scuole, università, ecc.
Per sbugiardarli basterebbe leggersi i dati riportati nel libro di un liberale come Francesco Saverio Nitti “Scienza delle finanze” dove si evince benissimo lo stato preunitario del Regno due Sicilie e dove non esisteva “la questione meridionale”, ma anche il poderoso e nuovo libro del 2010 “L’invenzione del mezzogiorno” di Nicola Zitara è interessante. il volume non è solo una storia finanziaria ma anche un importante strumento di comprensione della storia generale dell’Italia.
Possiamo affermare che i controllori del potere finanziario europeo e mondiale agiscono scavalcando la stessa Costituzione. essi impongono politiche e governi all’unità d’Italia sottraendo risorse umane e economiche al Mezzogiorno per mantenerlo nel sottosviluppo. Il Sud deve rimanere in uno stato perenne di vassallaggio, una colonia interna al Paese.
È così che il Sud sprofonda sempre più in una ignoranza senza pudore e vergogna e senza una forte volontà di riscatto economico e sociale.
A seguire c’è il quadro riepilogativo del furto delle risorse economiche sottratte al Mezzogiorno:
2 – http://espresso.repubblica.it/dettaglio/scippo-al-sud/2126696
Forme di finanziamento | Nord | Sud |
Piano Marshall | 90% Lombardia $ 1.366.507
| 10% $ 14.685
|
Cassa del Mezzogiorno (durante i 40 anni)
| 35% del PIL
| 0,5% del Pil |
Fondo Monetario Internazionale1 attesta finanziamenti alle aziende 1984 – 1994
| 88,33% | 9,4% |
Legge del 1950 (ebbe l’effetto di finanziare le aziende del Nord per la costruzione di dighe e le bonifiche)
| Profitti aziende del Nord | Zero |
Legge 183/76 e Legge 64/86 (investimento per le imprese)
| 4.680 Miliardi
| 1.140 Miliardi |
Legge 12 agosto 1977, n°675 Aziende che hanno ottenuto finanziamento ministeriale (CIPI)
| 63,4% | 14,3% Centro/Sud |
Legge 17 febbraio 1982, n°46
| 95% | 5% |
Art 9 legge n 46/82
| 1.621 Miliardi
| 370 Miliardi |
Fondi Aree Sottoutilizzate (FAS), 50 miliardi di euro2
| Fondi deviati al nord, trasporti lago di Garda, buco abolizione dell’ICI, multe quote latte, ecc…
| zero |
Fondi 488 per l’industria dal Sud3
| Decreto governo sposta incentivi 488 per finanziare imprese del Nord e armamenti
| zero |
Fondi CIPE per le aree carenti di infrastrutture 21 mld4
| 11 Miliardi
| 107 milioni (1%) |
Fondi per la Salerno-Avellino 190 mln
| Usati costruzione della Trieste-Lubiana
| zero |
Studi De Bonis (Banca D’Italia), Rotondi (Unicredit), Savona (economista, professore universitario) migrazione interna dei fondi sottratti al Sud
| Nord colonizzatore sottrae fondi al Sud
| colonia |
2016: BNL fa fallire il Banco di Napoli per sottrarre il patrimonio a favore del Monte Paschi Siena5 | ||
2020 Prof. Adriano Giannola (Svimez)6 | «Il Nord sottrae 60 miliardi l’anno al Sud»
| zero |
Agenzia per la coesione7
| Press. Fiscale 46,7% del Pil | Press. fiscale 47,8 % del Pil |
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