L’assenza del Consiglio Comunale rappresenta un vuoto di democrazia? Risponde Agata Messina, portavoce del Movimento OLTRE

Diamo per scontato che la mancanza di una rappresentanza popolare riconosciuta e l’assenza di un luogo istituzionale dove dibattere e decidere la gestione di una città rappresenti un indubbio limite, almeno in linea di principio. Ma guardiamo alla realtà, nello specifico, a cosa e perché è successo, e alle conseguenze.

Senza Consiglio Comunale questa città, oggi, viene veramente penalizzata? E come, quanto, in cosa?

Certamente la mancanza del Consiglio Comunale priva la dialettica all’interno dell’amministrazione pubblica, pur tenendo conto dell’esistenza del commissario ad acta che sostituisce il contraddittorio che avrebbe dovuto svolgere il dimissionario consiglio comunale

Secondo alcuni potrebbe invece dimostrarsi (almeno in certe situazioni) un bene, un vantaggio, un risparmio economico. Una opportunità per svincolarsi da lacci e laccetti, inutili dibattiti, procedure e condizionamenti da partiti se non da  singoli consiglieri per velocizzare procedure e realizzare programmi. Lo ritiene possibile?

Riteniamo che il Sindaco stia attuando la legge nel miglior modo possibile; il nostro movimento nel ribadire il pieno sostegno a Franceso Italia, valuta come straordinaria opportunità per la città i tre anni di governo che verranno; anni nei quali si potrà delineare il volto di una Città, innovativa e colta.

I consiglieri comunali sono vittime di una Legge sbagliata, di un complotto o di ignoranza? Dato che lo scioglimento è una eventualità prevista e regolamentata dalla Legge, perché non accettarlo come conseguenza naturale di una libera scelta invece di gridare allo scandalo e cercare scorciatoie, è corretto e  logico cercare di tornare indietro? Era, almeno questo, un C.C. da rimpiangere?

La legge in questione sicuramente andrebbe rivista ma i consiglieri erano consapevoli delle conseguenze che la loro votazione avrebbe provocato, bocciando tra l’altro il bilancio consuntivo (e non preventivo) che non aveva nulla a che vedere con l’attuale amministrazione.

Le reiterate richieste al sindaco di dimissioni, gli appellativi a lui rivolti (Podestà, Monarca, Un uomo solo al comando …) addirittura il ricorso legale avanzato da alcuni consiglieri rappresentano azioni obiettive ed opportune? Gli autori le avrebbero poste ugualmente se invece di questo sindaco ci sarebbe stato un loro rappresentante? Potrebbe sembrare un ulteriore colpo di coda di chi battuto dalle elezioni, dai ricorsi, dalle sentenze, non vuole arrendersi né accettare le ragioni di una sconfitta? Il sindaco Italia sta approfittando di questa opportunità o cercherà un reale e proficuo confronto con la Città? Meglio che si dimetta?

Non riteniamo che Franceso Italia si stia comportando da Podestà; non è solo al comando ma la giunta è composta da validi assessori che adesso finalmente dopo la fine dei ricorsi, potrà lavorare con serenità e proficuità. Nonostante ciò il nostro movimento per primo è stato promotore di una iniziativa politica che faccia dialogare l’amministrazione con la Città per raccogliere idee, progetti e perché no riflettere su critiche e scelte sbagliate, chiedendo al Sindaco di istituire un Forum cittadino con il coinvolgimento di forze politiche, civiche, sociali, associazionistiche proponendo quale sede di incontro l’Urban Center per aprire un dialogo politico programmatico e mettere da parte sterili critiche.

Spesso il Consiglio Comunale, da più parti, è stato accusato di non lavorare, di essere costituito da incapaci o ignoranti, di sprecare soldi pubblici (le tristi vicende dei gettoni di presenza finite sulle cronache giudiziarie e dello spettacolo). Ora è diventato improvvisamente l’unico baluardo a difesa della democrazia? È così? Si può partecipare e contribuire alla gestione amministrativa e politica di una città anche senza Consiglio Comunale? In che modo? Le Leggi e lo Statuto Comunale consentono la possibilità della partecipazione dal basso, sarà sufficiente? Quale forma, tra quelle proposte in questi giorni, o da proporre, le appare più valida?

Non ci permettiamo di etichettare come incapaci o ignoranti i consiglieri dimissionari, questo saranno gli elettori a deciderlo. Ovvio che il Forum che proponiamo  dovrà servire ad avanzare progetti e proposte, non a fornire un nuovo pulpito per attacchi pieni di pregiudizio e a volte fondati su pure invenzioni

 

 

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