LE MIE SCUSE AL SINDACO ITALIA ALL’ON. CARTA E ALLA CIVETTA

Cara direttora, devo scusarmi con te e col tuo giornale per avervi coinvolti in uno spiacevole equivoco. Non è infatti vero, come ho superficialmente sostenuto su La Civetta, che i due nuovi assessori, Cavarra e Zappulla, siano stati indicati dall’Mpa. Lo ha categoricamente escluso l’onorevole Giuseppe Carta, che dell’Mpa è il leader. A seguito delle dichiarazioni di Carta, ho fatto una rapida indagine per informarmi sui fatti. È andata così: i due nuovi assessori passeggiavano nei dintorni di Palazzo Vermexio, il sindaco Italia li ha notati e li ha invitati ad un colloquio per accertare, in vista del rimpasto, il loro grado di competenza amministrativa. L’intervista, ormai si dice così, è andata bene e a questo punto il sindaco, che aveva bisogno di due tecnici veri per sostituire gli ex assessori Ruvioli e Pavano per scarso rendimento, li ha invitati a far parte della nuova squadra. I due si sono presi una pausa di riflessione, non ci hanno dormito tutta la notte, ma alla fine, per spirito di servizio, hanno accettato. E siccome l’Mpa, parole di Carta, “non ha nulla in contrario alla scelta dei tecnici scelti, ha gradito l’invito del sindaco”. Dunque, solo un gradimento da parte del novello sofista di Melilli e non una proposta, che non si può rifiutare, di nomi da inserire in giunta in rappresentanza dell’Mpa. Sta qui il mio equivoco.

Devo dire, a parziale mia scusante, che anche il sindaco Italia è incorso nel mio stesso errore, annunciando in conferenza stampa l’ingresso in giunta dell’Mpa. A volere essere ragionevoli, è del tutto comprensibile che Italia si possa confondere a causa delle tante correnti di pensiero che sorreggono il suo modo di governare; forse, lo dico sommessamente, quando ha appreso che uno dei due assessori, Cavarra, ha votato per FdI poteva sussurrare una parolina: trasformismo. Ma non fa niente.

Ho anche esagerato, cara direttora, nel dire che la politica siracusana odia le donne, basandomi sulla circostanza, un dettaglio in verità, che in giunta su otto assessori c’è una sola donna. Le quote rosa, me ne devo fare una ragione, sono ormai archeologia politica, come ha osservato l’onorevole Carta: “La politica non segue sesso o colore, ma impegno nella macchina amministrativa”. Il guaio è che quelli bravi sono solo uomini.

Su una cosa posso vantare un piccolo merito e mi riferisco alla presa di posizione di Santino Romano a nome del Pd in risposta a Carta che aveva dichiarato che anche il Partito democratico aveva chiesto di entrare nella giunta Italia. “Il Pd – ha detto seccamente Romano – era e resta all’opposizione e non ha chiesto posti in giunta”. Bravo Santino. Risposta indiretta dell’onorevole Carta: “Uniamoci e mettiamo in campo le energie migliori per favorire l’intera città e non solo la propria parte”. Tutti insieme appassionatamente.

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