DOMANI LA GIUNTA SCHIFANI DOVREBBE RISOLVERE IL “GIALLO” DEI 100 MILIONI MANCANTI PER IL NUOVO OSPEDALE MA CI SONO ALTRI OSTACOLI

Da dove cominciamo per raccontare le ultime, e sempre più controverse, vicende del nuovo ospedale di Siracusa? Cominciamo dalla conferenza stampa con divieto ai giornalisti di fare domande (Meloni docet) del presidente della giunta regionale, Renato Schifani, il quale ha assicurato la disponibilità di un finanziamento di 100 milioni da aggiungere ai 200 milioni già assegnati dalla giunta Musumeci per costruire il nuovo ospedale. In realtà il fabbisogno complessivo è stimato in quasi 348 milioni e dunque all’appello mancano circa 48 milioni. Da dove si prendono? Dal ribasso d’asta, dice il presidente Schifani, quando sarà fatta la gara o scorporando dal progetto generale alcuni servizi (parcheggi, mense, pulizie) da realizzare con un project financing (a solo sentirlo nominare a me viene l’orticaria). Tutto risolto dunque? Calma. Per prima cosa, è sicuro che i 100 milioni promessi da Schifani – e da prelevare dai fondi di cui all’articolo 20 della legge numero 67/88 – siano veramente disponibili? Ad alimentare il dubbio è il deputato regionale Giuseppe Carta il quale, citando una delibera di giunta dello scorso anno, afferma che le risorse di cui alla legge 67/88 sono tutte destinate per opere di edilizia sanitaria nella città di Palermo e dunque i 100 milioni per Siracusa non ci sarebbero. Ma poi aggiunge di aver individuato 155 milioni disposti con DM del 20 luglio 22 che non risultano inclusi nel documento di programmazione degli investimenti sanitari in Sicilia, benché redatto successivamente al DM. Potrebbero essere presi da questo gruzzolo i 100 milioni per Siracusa. Sarebbe un passo importante, ma non sufficiente. Perché? Per rendere esplicita l’obiezione dobbiamo tornare ai servizi esterni (parcheggi, mense, pulizie). Si dice: li scorporiamo e li gestiamo con un project financing. Non è così facile. Per fare questa operazione bisogna prima modificare, sempreché la società che si è aggiudicata la progettazione sia d’accordo, il progetto generale nel quale quei servizi sono previsti e riportare l’importo dei lavori da mettere a gara sotto i 300 milioni. La spiegazione è semplice: non si può fare una gara per 348 milioni se la somma disponibile per la stazione appaltante è di 300 milioni. Per la medesima ragione non credo sia possibile risolvere il problema delle risorse mancanti (48 milioni) con il ribasso d’asta. Su quale importo lo si fa il ribasso d’asta? Non certo su 348 milioni.

Domani, venerdì primo marzo, sapremo se la giunta regionale risolverà il “giallo” dei 100 milioni.

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