L’impegno di Lucia Acerra è stato un forte stimolo, soprattutto per i giovani, che dovranno proseguire il percorso di valorizzazione e salvaguardia del nostro immenso patrimonio culturale

La Bellezza – quella naturale, quella del paesaggio che unisce le suggestioni di acqua terra e cielo alla creatività operosa dell’umano, quella artistica e monumentale – non è dono da sprecarsi o trascurare, men che mai da ritenere scontato.

Non ne siamo proprietari ma semmai amministratori, o meglio ancora custodi.

Bene lo aveva compreso la professoressa Lucia Acerra, la cui dipartita ha suscitato il cordoglio unanime di chi ha avuto modo di apprezzarne l’impegno culturale e sociale, oltre al valore umano.

Il sindaco Francesco Italia promette la dedicazione di uno spazio pubblico a Lucia Acerra per perpetuarne la memoria, mentre il mondo dell’associazionismo socio-culturale e del volontariato ne ricorda l’entusiasmo fattivo e propositivo.

Innumerevoli le battaglie portate avanti da Lucia Acerra, specie negli anni della presidenza di “Italia Nostra”: la riapertura e la fruizione al pubblico delle Latomie dei Cappuccini e la loro custodia e valorizzazione, la rinascita di Villa Reimann – quanta vicinanza tra Lucia e Christiane, donne distanti e diverse eppure accomunate dall’amore per Siracusa e le sue bellezze naturali, paesaggistiche e culturali –, le lotte ambientalistiche, il coinvolgimento dei giovani, sempre incoraggiati a studiare e lavorare per i beni culturali, la stesura di libri e articoli per divulgare, studiare, approfondire la storia di Siracusa…

E poi la sua presenza discreta a conferenze, concerti, convegni, mostre: tutto ciò che è cultura suscitava il suo interesse, scevro sempre dal presenzialismo.

Un particolare me la riporta viva alla memoria: un banchetto per la raccolta firme davanti alla facciata della Chiesa del Collegio – gioiello che meriterebbe un serio restauro e una rinnovata fruizione e valorizzazione –, Lucia Acerra gravata dagli anni e da tutto ciò che un sorriso e una compostezza elegante nascondevano, eppure entusiasta e impegnata come una volontaria al suo primo giorno di lavoro.

L’auspicio de “La Civetta di Minerva” è che Siracusa, dopo le esequie del 14 pomeriggio alle ore 15.30 presso la Parrocchia dedicata a Maria SS.ma Madre della Misericordia e dei Pericoli – presso l’amata Latomia dei Cappuccini, la Silva Capucinorum densa di natura, storia e memoria –, non faccia di Lucia Acerra l’ennesimo “santino” di storia aretusea di cui ricordarsi ogni tanto a scarico di coscienza (quanta incuria, quanta ingratitudine verso chi ha speso anni energie tempo denaro in maniera disinteressata, pensando al bene comune e non al proprio tornaconto) ma un esempio luminoso, un sentiero da seguire, una custode di cui raccogliere il testimone per consegnare alle nuove generazioni il patrimonio immenso che abbiamo ereditato.

Concludiamo proprio con le sue parole, scritte il 7 aprile scorso, che suonano quasi come un testamento spirituale:

“Siamo sempre più convinti che la grandezza di un popolo si misura dal grado della sua cultura che è la risultante dalla sua storia e dell’importanza che ha rivestito in campo culturale attraverso i secoli. È questo l’elemento distintivo della nostra città che con le sue straordinarie testimonianze storico-artistiche continua ad illuminarci il percorso di conoscenza della sua grandezza.

Ci auguriamo che queste considerazioni siano condivise da quanti amano Siracusa e rappresentino un forte stimolo, soprattutto per i giovani, che dovranno proseguire il percorso di valorizzazione e salvaguardia del nostro immenso patrimonio culturale che la natura e la storia ci hanno tramandato ma che attualmente non sono adeguatamente tutelate da chi dovrebbe”.

Da leggere

Per un Anpi integrata nel territorio siracusano, promotrice di pace e valori

Il 23 marzo nel salone della Cgil si è riunito il gruppo provinciale dell’Anpi in …

Commenti recenti