Viaggio nell’area aretusea. Percorsi di poesia narrativa saggistica

Presso la sede di via Arsenale a Siracusa del centro studi arti e scienze Il cerchio, presieduto da Enzo Monica, giorno 24 marzo alle ore 18 verrà presentato il volume di Domenico Pisana “Viaggio nell’area aretusea. Percorsi di poesia narrativa saggistica”, uscito per i tipi di Armando Siciliano Editore. Relatori Corrado Di Pietro e Maria Lucia Riccioli, che converseranno con l’autore e illustreranno la poetica degli autori antologizzati oggetto dell’analisi critica operata dal poeta, scrittore, saggista, docente e teologo ospite del centro.

“La Civetta di Minerva” si è già in precedenza occupata sia della produzione saggistica di Pisana che delle sue poesie e del suo impegno nella promozione e diffusione della cultura, anche tramite il lavoro presso il Caffè letterario “Salvatore Quasimodo” di Modica (https://www.lacivettapress.it/2021/03/19/intervista-a-domenico-pisana-essere-scrittori-siciliani-aretusei/) e adesso è lieta di accompagnare il percorso del suo saggio.

Il libro si pone come “un viaggio che fa interagire sensibilità letterarie diverse, animato dal bisogno di mettere in luce “l’identità collettiva” contemporanea di un’area geografica della Sicilia, quella che ruota tra gli Iblei e l’aretuseo, ove, da sempre, è presente una vivacità culturale rilevante, di cui gli autori presi in esame sono una testimonianza apprezzabile nella sua oggettiva espressione. Il lavoro critico punta lo sguardo sia su opere poetiche, sia quelle di narrativa e di saggistica, focalizzando le coordinate portanti ed essenziali dei testi presi in esame, i quali si integrano nell’unità di una dichiarazione di congruenza a un insieme, a una prospettiva cognitiva, filosofica, antropologica, etica ed estetica, di cui il poeta o lo scrittore è implicitamente portatore”: sfilano così davanti agli occhi del lettore versi, prose e saggistica frutto delle penne di Giovanna Alecci (con le sue poesie tra intimismo e compartecipazione alla tragedia dei migranti); Giuseppe Blandino (con la sua ricerca poetica); Nicola Bono e la sua ricerca “onto-etica” per una buona politica, ideale dal valore regolativo; Corrado Calvo con i suoi romanzi; Luca Campi con la sua ironia esistenziale; Corrado Di Pietro e i suoi racconti borgesiani insieme ad altre sue prose e poesie, come i romanzi e i versi delle sue raccolte e pubblicazioni; Angelo Fortuna e la sua letteratura memoriale e non solo; Ignazia Iemmolo Portelli e il realismo della sua narrativa; Salvatore Ignaccolo e la sua narrativa politematica; Pina Magro e le sue memorie familiari e storiche – tutto ciò che si rammenta rammemora rimembra ricorda –; Piero Meli e il suo recupero memoriale dei riti e delle tradizioni siciliane; Gioia Pace e il suo Tabucchi epitome del “postmoderno”; Maria Lucia Riccioli con il “grande respiro culturale”, la “sapienza interpretativa” e l’avvincente “grafia letteraria” del suo romanzo storico “Ferita all’ala un’allodola” sulla figura di Mariannina Coffa; Annalisa Stancanelli e il suo viaggio tra storia e (re)invenzione letteraria della figura di Caravaggio e Stefano Trombatore con il suo viaggio umano di prete fra le pieghe e gli anfratti della Storia e delle storie.

 

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