“Plot Machine”, il programma radiofonico “di comunità” di Rai Radio1. Intervista a Vito Cioce, autore e conduttore

Sette edizioni – finora -, centinaia i racconti inviati letti selezionati pubblicati, uno zoccolo duro di aficionados sempre in crescita, in radio e sui social, una squadra di lavoro consolidata, ospiti competenti:  “Plot Machine” è il programma radiofonico di Rai Radio1 dedicato al mondo della scrittura che va in onda ogni lunedì a partire dalle ore 23,05.

Ideato e condotto da Vito Cioce insieme a Daniela Mecenate e Marcella Sullo – e ricordiamo il lavoro di redazione di Luca Torrisi oltre che quello di regia a cura di Leonardo Patanè -, il format prevede il Concorso Ufficiale con i racconti inediti a tema da 1500 caratteri, tra cui vengono selezionati i due racconti settimanali letti dalle voci di Radio1 e in sfida tra loro sulla pagina Facebook dedicata – anche se è possibile il ripescaggio di alcuni racconti da parte della Giuria di esperti che li scelgono per il loro valore letterario e permettono che vengano pubblicati nell’annuale e-book edito da Rai Libri.

L’altra fase del programma riguarda il gioco del “Miniplot”: gli autori ospiti del programma scelgono un incipit da un’opera letteraria e invitano gli ascoltatori a scrivere un epilogo di poche righe in modo da ottenere un miniracconto, appunto un “miniplot”, da inviare attraverso gli sms al numero dedicato e alla pagina Facebook del programma; tra i due miniplot finalisti l’ospite di puntata sceglie in diretta il migliore, il cui autore leggerà il nuovo miniplot durante la puntata successiva.

Maggio sarebbe dovuto essere – secondo una tradizione ormai consolidata – il mese dedicato al Salone internazionale del Libro di Torino, spostato ad ottobre, dal 14 al 18, sempre al Lingotto Fiere.

E proprio al Salone ci sarebbe dovuto essere l’incontro fra la squadra di Plot Machine e i vincitori dell’ultima edizione del concorso, in occasione della presentazione della settima edizione dell’ebook. Ma tutto può ancora accadere.

Dell’ebook e del programma “La Civetta di Minerva” ha parlato con Vito Cioce, autore e conduttore di Plot Machine.

Un bilancio di quest’ultima stagione?

Le regole anti Covid hanno sospeso le trasferte e la presenza fisica di ospiti e pubblico, ma possiamo affermare tranquillamente che questa è stata un’edizione record, sia per il numero di racconti pervenuti che per i dati d’ascolto – i “numeri” incontestabili dei podcast parlano chiaro, oltre che le iscrizioni alla pagina Facebook e le interazioni sui social, notevoli se si pensa che il nostro è un programma non quotidiano ma settimanale e che la fascia oraria in cui va in onda parte dalle 23.

Crede che la situazione pandemica abbia influito su questo?

Sicuramente l’isolamento, la quarantena, la pandemia hanno influito in generale sul nostro modo di esprimerci e sulla scrittura in particolare; gli spunti offerti per la composizione del miniplot e soprattutto i temi proposti per il racconto mensile sono stati volutamente non troppo settoriali ma iconici, rappresentativi della situazione che stavamo vivendo – il ponte, la finestra, il sogno, le mani…

Scorrendo la pagina Facebook di Plot Machine si nota che molti utenti leggono, commentano e votano i racconti e i miniplot degli altri… si respira quasi un senso di comunità.

Comunità, esatto. Questa è forse la parola più giusta per definire questo gruppo di persone che non pensano solo a votare e farsi votare ma seguono con continuità e affetto il programma e spesso legano con gli altri utenti della pagina.

Come avviene la selezione dei racconti?

Ne arrivano centinaia, che vengono per così dire “scremati” dalla redazione. In una fase successiva avviene un’ulteriore selezione e la valutazione da parte dei giurati.

C’è qualche criterio particolare di selezione dei racconti?

Non è semplice sintetizzare un mondo in 1500 battute. Corretto: Spesso un ottimo racconto perde un po’ nel finale, quasi una “morale della favola”: la scena finale della storia è spesso la più difficile. Molti racconti ci hanno sorpreso davvero per la qualità letteraria, davvero molto alta: è evidente quando si scrive improvvisando e quando invece si ha dimestichezza con la narrazione e si possiede il gusto della parola.

Tengo a precisare che il concorso non esprime mai i finalisti solo con i like: la valutazione finale, con il ripescaggio dei racconti, tiene conto della qualità letteraria di racconti che non hanno raggiunto un grande punteggio sulla pagina Facebook perché magari i loro autori non hanno molti follower oppure non tengono molto alla gara in sé e per sé. Questo è l’aspetto “culturale” del programma: selezionare la qualità.

Come vengono scelti gli scrittori che valuteranno i racconti?

Abbiamo sempre invitato autori di grande qualità e personalità e che oltre a queste caratteristiche – essere grandi penne – fossero dotati di quel fattore umano per noi imprescindibile. Con molti di loro si stabilisce un rapporto profondo: quasi sempre sono stati nostri ospiti in precedenza e contiamo quindi che sappiano esprimere una valutazione efficace.

Noi non possiamo contare sull’immagine, come avviene per la televisione: l’autore e il lettore giocano sull’ascolto, sulla voce che deve “arrivare” all’ascoltatore. A leggere i racconti – e questa è una scelta ben precisa – sono sempre giornalisti Rai, spesso appassionati di letteratura e recitazione.

L’uscita dell’ebook è stata molto attesa: è un bel traguardo per chi ha partecipato e vinto oppure è stato ripescato. Come è stato realizzato?

L’ebook è stato, per così dire, molto lavorato. Studiato nei particolari, a partire dalla copertina: l’immagine richiama infatti alcuni temi dei 34 racconti presenti.

La prefazione è stata curata dalla direttrice di Rai Radio 1, Simona Sala, molto sensibile a tutto ciò che riguarda il mondo della scrittura; sono presenti anche i commenti dei giurati Paolo Fallai, Daniele Mencarelli e Sara Rattaro.

Una delle colonne portanti del programma, dato che si gioca tutto sulle voci e le parole, sui suoni e le pause, è la musica.

Sicuramente: avrà notato che ogni brano è scelto con cura e abbinato senza collegamenti forzati ma invece fluidi e naturali ai temi dei racconti e agli incipit dei Miniplot.

Ci può anticipare le novità della prossima edizione, ormai l’ottava?

Ancora la nuova edizione del concorso non è partita ma stiamo lavorando: bollono in pentola diverse idee e importanti novità, legati agli strumenti multimediali. Come scrive la direttrice di Rai Radio 1 nella prefazione all’ebook.

Come scrive la direttrice di Rai Radio 1 nella prefazione all’ebook, i racconti di Plot Machine sono frutto di un’Italia “che esiste e che resiste, che non disdegna nuove tecnologie e nuovi media, social compresi, ma non rinuncia ad affidare alla parola scritta emozioni e sentimenti”, che “non vuole e non può rinunciare alla poesia, alla letteratura, alla parola scritta”.

Splendido. Allora, a “risentirci”!

Da leggere

Paola Liotta alla Libreria NeaPolis venerdì 19 aprile alle 18 con VERDE TWANG e CASA MANET

  Twang. Nome esotivo, evocativo. Che ci rimanda alla Thailandia, a terre in cui convivono …

Commenti recenti