“Delitti di Lago 4”: ecco la sesta antologia dedicata ai laghi. Un’iniziativa di successo

L’estate è la stagione dei viaggi per eccellenza, viaggi che rappresentano lo stacco, l’evasione, la fuga. Nell’attesa di capire come potremo spostarci in sicurezza data la situazione sanitaria, viaggiamo con i libri, i vascelli dell’immaginazione secondo la felice immagine di Emily Dickinson. “La Civetta di Minerva” vi propone la lettura di una raccolta di racconti, “Delitti di lago 4” (per i tipi di Morellini editore), accomunati da un’ambientazione precisa e particolare, quella del lago appunto.
Ne parliamo con la curatrice Ambretta Sampietro.

Ci racconti com’è nata l’iniziativa, giunta alla quarta edizione.

L’idea di pubblicare racconti ambientati sui laghi è nata nel 2012. Avevo ideato e organizzato il premio Giallo Stresa dedicato a racconti gialli ambientati sul lago Maggiore con l’intento di invitare gli autori a visitare Stresa e il lago per meglio conoscerne le loro bellezze e raccontarle. Erano pervenuti circa un centinaio di racconti, parecchi molto belli ma solo uno, il vincitore, veniva pubblicato sul Giallo Mondadori. Di lì l’idea di raccoglierne alcuni in un’antologia. Così era uscita “Delitti d’acqua dolce”, edita da Lampi di Stampa curata insieme a Luigi Pachì, grazie all’editore Mariano Settembri che aveva subito apprezzato il progetto. Nel 2013 era uscito “Giallolago” per Eclissi e dal 2015 quattro antologie della serie “Delitti di Lago” edite da Morellini Editore. I “delitti di lago” sono diventati una collana che comprende anche dei romanzi e sono amati da librai e lettori, tra i quali turisti stranieri che conoscono l’italiano ma non abbastanza da affrontare la lettura di un romanzo, e che trovano nel racconto la giusta dimensione. “Delitti di Lago 4” è la sesta antologia dedicata ai laghi per un totale di 120 racconti pubblicati finora.

“La Civetta di Minerva” è un periodico siracusano. Siracusa è una città di mare e in Sicilia la dimensione lacustre è tipica di zone più interne o paludose. Ci dica delle suggestioni di questa ambientazione così tipica.
La Sicilia è una regione splendida dove sono stata in vacanza recentemente e dove conto di tornare appena possibile. Voi avete il mare, località splendide e incontaminate, città barocche, magnifiche spiagge e siti archeologici importantissimi ma non avete le montagne della catena alpina e i ghiacciai. I laghi prealpini, per cui c’è anche un progetto di proporli come siti Unesco, hanno la particolarità di trovarsi ai piedi di alte montagne ed essere alimentati da fiumi che sgorgano da loro. Sono circondati da vegetazione rigogliosa con magnifiche fioriture e hanno colori mutevoli a secondo della stagione, del colore degli alberi e del cielo. I laghi hanno mille sfumature di colore nel corso della giornata, dal celeste pallido al nero della notte passando per il blu intenso, il verde, il grigio, il rosa all’ora del tramonto e il bianco nelle rare giornate di nebbia. I laghi prealpini sono molto amati e conosciuti dai turisti stranieri che provengono da tantissime parti del mondo, purtroppo poco conosciuti dagli italiani. Offrono tanti tipi di vacanza, da quella balneare alle passeggiate nei sentieri tra i boschi di castagni che offrono viste mozzafiato, alla mondanità elegante di Stresa, Arona, Locarno, Lugano e Como, all’esperienza di navigare sulle sue acque e raggiungere le varie località via acqua. I laghi ospitano anche eventi di fama internazionale cito tra tutti il Locarno Film Festival.

Prossime edizioni e progetti futuri: può anticiparci qualcosa?                                      “Delitti di lago 4” è appena uscito, non siamo ancora riusciti ad organizzare una presentazione dal vivo. I racconti sono piaciuti molto a chi li ha già letti, del resto gli autori sono tutti bravissimi e alcuni molto noti. Mi sto dedicando al nuovo premio letterario Scritture di Lago di cui sono curatrice. Il tema è la letteratura di lago, con una sezione per i romanzi editi dal 1 gennaio 2018 ambientati sui laghi di tutta Italia e una per racconti inediti ambientati sui laghi prealpini. Il premio è stato voluto da Banca Generali Private, ha sede a Como e gode di importanti patrocini internazionali. Credo nel valore della letteratura come veicolo di turismo, del resto molti turisti americani erano venuti a visitare Stresa e le Isole Borromee dopo aver letto “Addio alle armi” di Ernest Hemingway.

“La Civetta di Minerva” ha colto al volo le impressioni di Mariano Sabatini, tra le penne più prestigiose presenti nella raccolta (basti citare “L’inganno dell’ippocastano”, Adriano Salani Editore, 2016, vincitore Premio Flaiano e Premio Mariano Romiti opera prima 2017 e “Primo venne Caino”, vincitore Premio Internazionale di Letteratura Città di Como 2018, Premio Logos Cultura Milano International 2018 e Premio Letterario Giallo Ceresio 2019, entrambi editi da Adriano Salani Editore).
Come sei stato coinvolto nel progetto?
Ambretta Sampietro me lo ha chiesto sul palco del Premio Giallo Ceresio, dove con “Primo venne Caino” mi sono aggiudicato il primo posto facendo onore al titolo, e non ho saputo dirle di no. In tanti mi chiedono racconti per ogni tipo di antologie, ma spesso il progetto non mi convince. In questo caso mi ha sedotto l’idea del lago e poi il fatto che i proventi fossero destinati in beneficenza. Avevo un racconto abbozzato che nasceva dal mio passaggio per una manifestazione letteraria con l’indimenticabile Elda Lanza sull’Isola Maggiore del Lago Trasimeno, posto davvero magico. Così mi sono messo al lavoro e in breve ho mandato il testo. Mi fa piacere che una persona a me cara, che s’intende di letteratura come pochi, lo abbia collocato addirittura tra Agatha Christie e Henry James.

Qual è la tua idea di lago e come la colleghi al giallo/ noir?
Non ho una grande esperienza lacustre, anche se il lago mi seduce forse più del mare, per le sue atmosfere in apparenza quiete che inclinano alla senilità. E come questa stagione della vita, sotto il pelo dell’acqua si nascondono inquietudini, sommovimenti, correnti contrastanti, vortici… ecco che il collegamento alle atmosfere crime viene immediato. A Porto Ceresio ho visto molte case chiuse, con l’acqua che arrivava agli attracchi fin sotto i portici. Lì la fantasia ha cominciato ad agitarsi, a scalpitare. Il mio racconto è su un’antica dimora nobiliare trasformata in residenza per anziani, dove viene trovata morta la direttrice; donna conturbante e volitiva, con delle forbici nella schiena. Il resto a chi vorrà leggere! Ce n’è per tutti i gusti, con racconti di autori eterogenei e bravissimi.

Dunque, buon viaggio, spostamento fisico o pellegrinaggio mentale che sia, a tutti.
Magari sulle sponde di un lago.

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